lunedì 6 ottobre 2014

Georges Seurat, Una domenica pomeriggio sull´isola della Grande-Jatte

Georges Seurat,
Una domenica pomeriggio sull´isola della Grande-Jatte,
1884-1886, olio su tela, 207,5 x 308,1 cm,
Art Institute of Chicago.   
"Già mentre frequentavo la scuola di disegno ho cominciato ad interessarmi della teoria dei colori e  di composizione pittorica.
Ero un grande frequentatore del Louvre, dove ammiravo e studiavo con grande interesse le sculture egiziane, i grandi pittori italiani e francesi. Quando nel 1878 mi sono iscritto alla Scuola delle belle arti di Parigi ho cominciato a leggere il libro del chimico Chevreul che teorizzava le leggi sul contrasto simultaneo dei colori. Credo che questo libro abbia rappresentato una svolta nella mia vita, perché da questo momento ho cominciato a indagare incessantemente le leggi della pittura. L´anno successivo un altro avvenimento ha inciso molto sulla mia formazione artistica: la visita della mostra degli Impressionisti. In quel momento mi sono reso conto che l´accademia non stava al passo con la realtà ed è per questo che ho smesso di frequentarla. Con altri artisti ho deciso di affittare uno studio anche se disegnavo e dipingevo molto dal vivo per studiare le forme, i dettagli e gli effetti del colore e della luce. Nel 1884 inviai al Salon la "Baignade" e la giuria lo rifiutò. Decisi quindi di aderire ad un gruppo di artisti indipendenti (eravamo ben 450) e iniziai a lavorare alla Grande-Jatte. Ogni giorno andavo su quell´isolotto della Senna per disegnare, dipingere, osservare le persone, i colori, la luce e poi tornavo nel mio atelier per approfondire i miei studi. Ho eseguito più di trenta tavolette e ritoccavo continuamente il quadro. Non ricordo più le volte che ho spostato la scala. 
Quasi al centro del quadro ho dipinto una donna che tiene per mano una bambina. Ho deciso di rappresentarle frontalmente, mentre nel quadro quasi tutte le figure sono di profilo. Ovviamente sono stato molto attento alla scelta dei colori cercando il perfetto equilibrio nell´accostamento dei colori complementari. Queste due figure, la bambina con la corda e i rematori introducono movimento nella scena. Alcune forme vengono riprese più volte, come le tournure (1) delle gonne, le donne sedute o la forma dei cappelli, il tutto per dare ritmo alla scena.
Ogni zona è costituita da piccoli punti di colori contrastanti: il verde chiaro del prato è costellato di punti gialli e arancioni, mentre nelle zone più scure ho usato punti blu e rosa, una soluzione che dà "movimento" al colore. Se osservate bene, anche per la cornice mi sono avvalso dell´accostamento di colori complementari.
In questo quadro ho voluto rappresentare anche con ironia la società borghese di Parigi durante una gita domenicale.
Guardate ad esempio la scimmietta cappuccina che la donna  in primo piano sulla destra tiene al guinzaglio. Queste scimmiette erano molto amate come animali domestici e il soprannome Singesse (scimmietta donna) veniva dato alle prostitute francesi...
Per includere un po´di sano patriottismo ho dipinto anche la bandiera francese sulla poppa di una nave, rappresentata molto piccola, sullo sfondo.
Quando nel 1886 ho presentato il quadro all´Esposizione degli impressionisti ci furono diverse critiche negative. Succede sempre così quando si percorrono nuove strade. Comunque è sbagliato pensare che arte e scienza si escludano l´una con l´altra e nel mio lavoro sono riuscito a dimostrarlo armonizzando creatività artistica e rigore scientifico."

Georges Seurat

(1) Tournure o sellino: Nell´Ottocento, cuscinetto imbottito fissato sotto le gonne negli abiti femminili per rialzarne il drappeggio.

2 commenti:

  1. Il mondo dell'arte è pieno di critici che sanno illuminare le opere in modo pregevolissimo, ma nessuno mai potrà descrivere e trasmettere la loro importanza quanto gli autori stessi: scoprire questa autoanalisi di Seurat è stata una bellissima sorpresa!

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    1. Grazie per il bel complimento!
      Dopo aver letto molto su Seurat ho immaginato di parlare con lui di questo quadro per cercare di trasmettere il fascino dell´arte anche a chi non ha mai avuto il tempo o la possibilità di dedicarsi a questa disciplina così affascinante. Spero di esserci riuscita.

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