Dipinto di A. Ferrazzi, 1820, Recanati, Casa Leopardi |
...E come il vento
odo stormir tra queste piante, io quello
infinito silenzio a questa voce
vo comparando: e mi sovvien l'eterno,
e le morte stagioni, e la presente...
e viva, e il suon di lei. Così tra questa
immensità s'annega il pensier mio:
e il naufragar m'è dolce in questo mare.
L´Infinito di Giacomo Leopardi
(Recanati, 29 giugno 1798 – Napoli, 14 giugno 1837)
odo stormir tra queste piante, io quello
infinito silenzio a questa voce
vo comparando: e mi sovvien l'eterno,
e le morte stagioni, e la presente...
e viva, e il suon di lei. Così tra questa
immensità s'annega il pensier mio:
e il naufragar m'è dolce in questo mare.
L´Infinito di Giacomo Leopardi
(Recanati, 29 giugno 1798 – Napoli, 14 giugno 1837)
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